Servizi
Dr.ssa Maria Luigia Grillo
Psicologa clinica, Psicoterapeuta della Gestalt,
Terapeuta EMDR e Consulente in Psicologia Oncologica
Mi occupo di valutazione e intervento per adolescenti e adulti.
In particolare, mi occupo dei seguenti ambiti
Disturbi d’ansia (attacchi di panico, stress, paure e fobie, ansia anticipatoria e generalizzata)
L’ansia è una normale risposta a un pericolo oppure a uno stress psicologico. L’ansia di tipo normale ha le sue radici nella paura ed è importante perché è funzionale alla sopravvivenza. Quando sta affrontando un pericolo, l’ansia induce la risposta di attacco o di fuga. In associazione a tale risposta, si verificano diversi cambiamenti fisici, come l’aumento del flusso ematico al cuore e ai muscoli, che forniscono l’energia e la forza necessaria per far fronte alla condizione di pericolo, come la fuga da un animale aggressivo o dall’attacco di un aggressore.
Disturbi depressivi
La depressione è una sensazione di tristezza e/o una riduzione dell’interesse o del piacere per le attività; diviene un disturbo quando è sufficientemente intensa da interferire col funzionamento di una persona. Può essere dovuta a una perdita o a un altro evento drammatico ma è una reazione eccessiva rispetto all’evento scatenante, che dura più tempo del normale.
Disturbi della personalità
I disturbi della personalità sono caratterizzati da persistenti schemi di pensiero, percezione, reazione e da modi di relazionarsi che provocano nel soggetto notevole sofferenza e/o compromettono le sue capacità funzionali. Esistono 10 tipi di disturbi della personalità e ciascuno di essi presenta problematiche peculiari relative all’immagine che si dà di sé e agli schemi di risposta alle persone e ad eventi stressanti. I sintomi variano in funzione del tipo di disturbo della personalità ma, in generale, il soggetto ha difficoltà a rapportarsi con gli altri e a gestire lo stress e/o ha un modo di vedere se stesso che varia in base alla situazione e differisce dalla percezione che altri hanno di lui.
Superare un trauma psicologico
Esistono diverse forme di esperienze potenzialmente traumatiche a cui può andare incontro una persona nel corso della vita. Esistono i “piccoli traumi” o “t”, ovvero quelle esperienze soggettivamente disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intesa. Si possono includere in questa categoria eventi come un’umiliazione subita o delle interazioni brusche con delle persone significative durante l’infanzia. Accanto a questi traumi di piccola entità si collocano i traumi T, ovvero tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care. A questa categoria appartengono eventi di grande portata, come ad esempio disastri naturali, abusi, incidenti etc.
Disturbi del sonno - Insonnia
ll disturbo di Insonnia consiste in una condizione di insoddisfazione relativa alla quantità o alla qualità del sonno. E’ caratterizzata da: - difficoltà nell’iniziare il sonno - difficoltà nel mantenere il sonno L’insonnia è un disturbo soggettivo in quanto si riferisce al senso soggettivo di difficoltà ad addormentarsi, a mantenere il sonno, o di cattiva qualità del sonno. Per poter considerare una persona realmente affetta da un grado significativo di insonnia, i criteri minimi sono: - quantità di tempo per l’addormentamento e di risveglio notturno uguale o superiore a 30 minuti; - frequenza uguale o maggiore a 3 notti a settimana; - durata uguale o maggiore a 6 mesi. Nonostante l’insonnia sia definita un disturbo del sonno, ha ripercussioni che si estendono anche oltre il periodo di sonno, interessando significativamente il periodo di veglia. Infatti, le persone che soffrono di disturbi del sonno, lamentano sonnolenza diurna e un peggioramento delle loro capacità lavorative (Morin, 1993). Coloro che soffrono di insonnia, rispetto agli individui che non presentano insonnia, riportano anche elevati livelli di ansia e depressione. L’insonnia può rappresentare quindi, un fattore di rischio o un fattore causale per lo sviluppo di alcuni disturbi psichiatrici (Harvey, 2001; Lichstein, 2000)
Psicologica Oncologica
Il disagio psicologico che si manifesta a seguito della diagnosi e della cura di una patologia organica grave può essere definito come una “normale” reazione ad una diagnosi “ab-norme”; ansia, depressione, collera, sbalzi d'umore, negazione, isolamento, pensieri di suicidio, regressione, confusione mentale, disturbi del ciclo sonno\veglia, disturbi alimentari, sensi di colpa, razionalizzazione, alexitimia, proiezione, spostamento, formazione reattiva sono le più frequenti manifestazioni “fisiologiche” che hanno un'importante funzione adattativa. Non sempre è facile capire se le reazioni del paziente alla diagnosi sono reazioni normali, fisiologiche, oppure se si tratta di sintomi di una situazione di patologia psicologica, che richiede un supporto adeguato al paziente, sia di tipo psicologico che di tipo psichiatrico. Il sintomo "acuto" o "fisiologico" si distingue da quello "cronico" o "patologico" sulla base della qualità, della quantità, dell'intensità, verificando da quanto tempo si manifesta e che intensità ha, e quanto influisce sulla vita della persona e sulle sue relazioni. L'importanza di una corretta diagnosi psicologica o psicopatologica permette di aiutare il paziente stesso nel processo di cura e di guarigione, ove possibile.
Crescita e nello sviluppo personale
Problemi di autostima, assertività, comunicazione efficace, gestione dei momenti di crisi e decisionali, gestione dei conflitti personali e interpersonali, difficoltà nella crescita e nello sviluppo personale.
Problematiche relazionali, affettive e familiari, crisi di coppia
Le Difficoltà affettivo-relazionali sono un insieme di disagi e sofferenze temporanei o duraturi riguardanti tanto la sfera comunicativa quanto quella emotiva e affettiva che compromettono i rapporti sociali, familiari e di coppia.
Dipendenze (affettive, da sostanze) e percorsi per smettere di fumare
Con il termine dipendenza intendiamo quella relazione che si instaura tra il soggetto ed un oggetto, che può essere una sostanza, come l’alcol o l’eroina, oppure un comportamento, come il giocare d’azzardo, oppure la relazione amorosa (dipendenza affettiva). Tale relazione è appunto di dipendenza, dove la persona non può fare a meno dell’oggetto da cui è dipendente. La dipendenza comporta uno stravolgimento totale della persona, la motivazione e le giornate sono costruite intorno all’oggetto di dipendenza (Cancrini, 2003).
Disturbi del comportamento alimentare
Comprendono i disturbi dell’alimentazione o del comportamento relativo all’alimentazione, e di solito comprendono le variazioni di ciò o di quanto si mangia le misure intraprese per impedire al cibo di essere assorbito (ad esempio, procurarsi il vomito o prendere un lassativo). Per essere considerato un disturbo, un comportamento alimentare insolito deve continuare per un certo periodo e causare danni significativi alla salute fisica del soggetto e/o alle sue funzionalità a livello scolastico o lavorativo, oppure influenzare negativamente le sue interazioni con le altre persone.
Disagio sociale e lavorativo
Nel corso degli anni, il lavoro ha assorbito molto spazio della vita individuale ma, soprattutto, è aumentata l’importanza associata alla carriera e alla professionalità. A livello psicologico ciò è coinciso con un maggior peso del lavoro nello sviluppo dell’identità personale. Dall’altra parte vuol dire che, qualunque problema nell’ambiente lavorativo, avrà delle enormi conseguenze sullo stato di salute psicofisico dell’individuo. Ultimamente si sta diffondendo la Sindrome da Disagio Lavorativo, che si presenta con sintomi ansiosi, depressivi e psicosomatici (debolezza, insonnia, ecc.). Questa patologia può derivare da un ritmo di lavoro troppo alto o da problemi sociali, come burnout o mobbing, che si ripercuotono sia a livello individuale, sia a livello organizzativo (produttività, efficienza, clima ostile, ecc.)
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